Autovalutarsi: come crescere e diventare persone migliori

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Tempo di lettura: 2 min.

Cos’è l’Autovalutazione?

In generale, l’autovalutazione è la capacità di fare valutazioni su sé stessi.

Sembra facile a dirsi, vero? Soprattutto abituati come siamo a formulare costantemente giudizi, in particolar modo sugli altri.

Ma si tratta di un’esigenza naturale, esistenziale, e fondamentale. Senza questa esigenza infatti, al di là dell’adeguatezza delle conclusioni, non saremmo in grado di orientarci tra le persone, le situazioni, le scelte.

La differenza tra valutare e giudicare

Certo, tra l’esprimere giudizi e l’effettuare valutazioni, c’è una profonda differenza.

I giudizi che siamo abituati a formulare sempre e ovunque (perché è importante ricordare che non possiamo non giudicare!), sono spesso affrettati, superficiali e fortemente influenzati dai nostri interessi, pregiudizi, errori cognitivi.

Le valutazioni dovrebbero essere ponderate, equidistanti, fondate su dati verificabili e certi, depurate delle distorsioni pregiudiziali.

Quando un giudizio viene preceduto da una attenta e puntuale valutazione, ci consente di limitare il rischio di incorrere in errori e conseguenze negative. I migliori giudizi sono quelli che tengono conto del più ampio possibile spettro dei punti di vista.

Per questo valutare adeguatamente è un’abilità essenziale che richiede un apprendimento specifico, tanto in termini generali quanto in relazione a determinate aree di competenza. Per valutare una performance sportiva, o musicale o una competenza tecnica, sono necessari esperienza e lunghi tempi di preparazione ed esercizio.

Perché è importante nella nostra vita quotidiana?

La valutazione in assoluto più importante nella nostra vita è quella che ci vede al contempo valutatori e valutati.

Il pensiero più accreditato in questo ambito dice che: ”non possiamo valutare gli altri se non sappiamo valutare noi stessi”.

Chi sottovaluta sé stesso va incontro a importanti difficoltà, come anche chi sopravvaluta sé stesso, tanto rispetto all’opinione di sé che a quella sugli altri.

Peraltro, l’autovalutazione è la condizione essenziale per comprendere quali aree di miglioramento abbiamo davanti a noi e cosa dobbiamo fare per crescere.

E allora lavoriamo con attenzione ed impegno per imparare a non incappare in nessuno di questi errori! Avvaliamoci anche del giudizio accreditato degli altri, in modo da offrire al nostro giudice interno (ultimo censore) tutti gli elementi utili per approdare alla conclusione più calibrata, con la consapevolezza che un giudizio giusto in assoluto non appartiene a questo mondo.

Autovalutazione professionale: a cosa serve?

In ambito professionale, l’autovalutazione può essere riferita tanto alle competenze tecniche, ad esempio:

“Quanto sono in grado di svolgere compiti e mansioni proprie del mio ruolo?”

“Cosa devo capire meglio?”

“Quanto e cosa devo ancora apprendere?”

quanto alle competenza relazionali e alle cosiddette Human skills.

Scoprire i miei punti deboli e le aree di miglioramento mi consentirà di evolvere.

Monitorare costantemente i miei atteggiamenti, comportamenti, conoscenze e capacità mi consentirà di essere regista e protagonista dei miei cambiamenti.

Avere consapevolezza del nostro percorso di crescita professionale, del proprio livello di competenza, ci rende credibili, autorevoli, rispettabili.

Come si fa una autovalutazione?

Ma quindi, se come abbiamo appena visto, imparare ad valutarci è così importante, da dove e come possiamo iniziare a farlo?

Sicuramente possiamo partire prendendo in considerazione due macro aree, la tecnica/professionale e la personale, e poi andare ad analizzare e valutare capacità e risultati.

Come?

Ecco una piccola guida step by step per iniziare ad autovalutarti!

Iniziamo?

  • Misura le tue competenze tecniche. Dapprima da solo e poi con l’aiuto dai tuoi colleghi o dei tuoi capi. Cerca di scoprire cosa sei in grado di fare in autonomia, facendo riferimento ai risultati ottenuti, cosa devi ancora comprendere meglio, cosa devi ancora apprendere per raggiungere un livello di professionalità più elevato. Fai una lista e stabilisci in che modo puoi sviluppare le ulteriori competenze.
  • Misura le tue capacità personali, le tue competenze relazionali. Anche in questo caso, dapprima da solo e poi con l’aiuto degli altri, cerca di comprendere quanto sei in grado di fare in autonomia, cosa devi ancora comprendere meglio, e cosa invece devi apprendere per raggiungere un livello di competenza umana più elevato. In questo caso, nell’area personale, si parla di capacità di dialogare e comunicare efficacemente, di stare nel team, di avere atteggiamenti costruttivi, di saper risolvere problemi, amministrare emozioni e gestire conflitti e tutto ciò che ha a che fare con l’intelligenza emotiva e relazionale. Fai una lista delle competenze che debbono essere sviluppate o apprese, e stabilisci in che modo agire.

Iniziare un percorso di crescita personale

Bene, a questo punto non ti resta che creare il tuo percorso di crescita personale!

Ricorda: puoi lavorare alla tua formazione personale e professionale in autonomia, oppure puoi imparare a sviluppare la capacità di autovalutazione frequentando Autovalutazione e Sviluppo personale, il nostro corso per individuare le proprie qualità e aree di miglioramento ed intervenire.

In tutti casi, non smettere mai di lavorare alla tua capacità di misurare te stesso. Vedrai che risultati!

Buon lavoro!

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Claudio Venuto

Claudio Venuto

Esperto di comunicazione, intelligenza motiva, automotivazione e miglioramento personale. Fondatore del progetto Realize Yourself®.

Formatore, Personal Coach, Trainer psicologico e Consulente filosofico. Autore, ricercatore.

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